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Paura

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Dell'esser buoni

si ha paura.

Il mondo

più non premia

alcun candore.

Cercan tutti

menzogne

in quantità

lasciandosi rapire

con gran rumore.

Nell'esser crudeli

v'è più gioia.

Si han sempre

più mattini

da vivere

in superficialità

e senza noia.

Il buono

s'allontana

verso sera

per non trovarsi

di malelingue

e insincerità

in quella bufera.

Il nostro cuore

sempre splendente

la bontà conserverà

come un diamante.

Inseguendo

la solitaria via

troverà tracce

che mai han visto

gli occhi

del viandante.

Le parole paiono

foglie al vento

che viaggiano sole.

È il premio

di chi non è malvisto

e sa quello

che vuole.

Il coraggio cancella

paura ed offese.

L'ombra della bontà

sempre ci insegue

e felici saremo

senza pretese.

 Arcangelo Galante - 28/12/2017 07:26:00 [ leggi altri commenti di Arcangelo Galante » ]

Stiamo attraversando un peculiare momento di forte cambiamento sociale, spirituale, politico, economico, climatico e culturale, ove, oggi più che mai, l’individuo, pare proprio avere smarrito la capacità di seminare e coltivare quei principi e genuini sentimenti, in grado di farlo vivere meglio.
Un tempo, si apprezzavano le buone qualità e quegli amorevoli gesti quotidiani, in grado di dissipare o, perlomeno, limitare, atteggiamenti nocivi al benessere interiore e a quello altrui.
La società, ed in primis l’ambiente delle relative relazioni, teneva in considerazione le espressioni d’un sentire, volto a pensieri e ad azioni positive, costruttive, didascaliche, atte ad esternare l’aspetto luminoso delle cose, premiando, moralmente, tutti coloro che, della bontà, ne avevano fatto un vessillo, per affrontare le difficoltà contingenti della vita.
L’idea di credere, sperare ed incontrare, nei volti della gente, la possibilità di una sana emozione, che sosteneva il cammino di luce e di amore, oggi, più che mai, si è dimezzata, cedendo ad una disumanizzazione che, presto o tardi, si rivolterà contro il genere umano, distruggendolo.
Quell’incoraggiante gentilezza, disponibilità al dialogo, affabilità e, soprattutto, bontà d’animo, che distinguevano la routine, purtroppo, a malincuore, si trovano sempre più di rado, nelle manifestazioni delle persone.
Forse, sarebbe importante meditare su cosa è successo negli ultimi tempi ed il perché la bontà non sia più bene accetta, come negli anni addietro.
La modernità ha fatto avanzare l’uomo in molti campi, ma, quanto si assiste nel mondo, non lo ha fatto progredire verso un benessere dello spirito, così visibile e diffuso.
Parte da noi stessi, la trasformazione, adatta a creare speranze nuove per un futuro diverso e migliore, divenuto lontano ricordo, per quanti sapevano, che la bontà, certamente, aiutava l’umanità a dare un senso alto, ai giorni dell’esistenza.
Grazie per avermi letto.

 Franca Colozzo - 27/12/2017 22:13:00 [ leggi altri commenti di Franca Colozzo » ]

Il diamante della bontà, se uno lo possiede veramente, va gelosamente conservato. Purtroppo in un mondo pervaso da consumismo e omologazione, la bontà non è certamente una virtù premiata.
Da qui nasce l’amarezza del poeta che si trova a incamminarsi solo per vie buie e senza il calore umano dei suoi simili, affascinati come sono dalle lusinghe di una vita superficiale ed effimera.
D’altra parte, la condizione stessa del poeta implica sofferenza per l’incomprensione degli altri, che induce spesso alla solitudine.
Una profonda riflessione sulla difficoltà di essere sensibili in un mondo di gente insensibile.

 Gianni Vavassori - 27/12/2017 20:19:00 [ leggi altri commenti di Gianni Vavassori » ]

Bella, parole sante e giuste. Ciao amico.

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